Fare esperienza della Chiesa universale

È stata una tre giorni pastorale quella che gli ascritti modenesi-nonantolani hanno contribuito ad organizzare, insieme ad alcuni “amici di Rosmini”, a Modena e Reggio Emilia, con l’intento di dare incremento all’armonizzazione delle tre forme della carità materiale, intellettuale e spirituale su alcuni temi che ci sono particolarmente cari: famiglia, intercultura e reciprocità delle vocazioni all’interno della Chiesa, nell’ottica dell’Evangelli Gaudium. Il convegno ha visto l’impegno in prima persona di tre comunità migranti cattoliche presenti in diocesi e di varie realtà associative del territorio e non solo. La tre giorni è iniziata venerdì sera 5 maggio presso l’Abbazia Benedettina di San Pietro in Modena con una veglia di preghiera condotta da don Luigi Verdi della Fraternità di Romena che si è sviluppata intorno ad alcune parole chiave (tra cui le principali umanità, dignità e bellezza) e ha visto alternarsi riflessioni, canti e testimonianze. Shyrelyn, figlia della prima generazione di immigrati filippini in Italia, era allo stesso modo emozionata e commossa mentre raccontava come “È stata la povertà e la qualità di vita a spingere i nostri genitori a sacrificare il poter stare insieme alla loro famiglia, volevano poterci dare un futuro migliore”, poi dopo anni di lontananza, dopo una laurea, un lavoro in banca e il matrimonio, dopo essere diventata mamma anche lei è venuta in Italia insieme al marito:  “E dopo un anno è toccata a me … alla fine abbiamo ripetuto la storia dei nostri genitori, ho lascito anche io mio figlio … era un dolore immenso. Ma il motivo era diverso siamo stati spinti della malinconia per i nostri genitori. Volevo poter stare con loro ma...

Documento assembleare

Ascritti di Modena-Nonatola – Assemblea del 02/07/2016 S.M. Calvario di Domodossola La presenza degli ascritti nella Diocesi di Modena Nonantola inizia nel 2014 con la prima ascrizione a cui ne sono seguite altre quattro lo scorso anno, mentre altri ascrivendi sono in formazione. Il sodalizio (gruppo) degli ascritti presenti nella Arcidiocesi di Modena-Nonantola, riguardo alle questioni poste all’interno delle proposte per l’assemblea, ha elaborato le seguenti considerazioni: Riguardo al punto su come gli Ascritti si ispirano alla loro identità quando programmano: la programmazione parte dalla preghiera, personale e comunitaria, anche attraverso la celebrazione eucaristica. Alla luce della Parola di Dio e dei testi rosminiani di riferimento per gli ascritti si tenta di elaborare un percorso annuale e/o pluriennale, in sinergia con quello dell’Istituto della Carità, sia in rapporto alla curia generalizia che a quella provinciale. Gli ascritti modenesi afferiscono all’Istituto della Carità tramite il Centro Internazionale di Studi Rosminiani di Stresa: l’attenzione per la carità intellettuale è molto forte ed è a servizio della carità integrale nel carisma della carità universale come realtà-strumento ai fini della carità pastorale. Le attività e le opere, quando vengono pensate e programmate, sono orientate a strutturare un impegno che dia qualità intellettuale alla pratica pastorale e senso evangelico della realtà alla pratica intellettuale, perché quest’ultima non sia disincarnata da un servizio autentico ed efficace, capace di comprendere la reale situazione delle persone oggi davanti al dono della gioia del vangelo. Gli ascritti, insieme ad altri amici che simpatizzano per la spiritualità rosminiana, e che fanno ciò in varie forme di sostegno, hanno dato vita ad una associazione culturale, la “Spei lumen”, che supporta...

Ascritti Modenesi

Ascritti nella diocesi di Modena-Nonantola Il gruppo degli ascritti modenesi-nonantolani è attualmente composto da 5 membri. Il primo ascritto nella diocesi è stato il 5 ottobre del 2014 don Fernando Bellelli, fondatore e coordinatore del Cenacolo Rosminiano Emiliano-Romagnolo. Il gruppo si è accresciuto il 30 giugno 2015, quando al Sacro Monte Calvario di Domodossola, durante la Santa Messa nei Primi Vespri della memoria liturgica del Beato Antonio Rosmini presieduta dal Preposito generale dell’Istituto della Carità padre Vito Nardin, hanno celebrato il Rito di Ascrizione all’Istituto della Carità, afferenti al Centro Internazionale di Studi Rosminiani di Stresa altri quattro membri: CARLO BARBIERI, coniugato con la signora Maria Pia, padre di due figli e nonno, è di professione restauratore. Ancora ora in attività ha vastissima esperienza nel campo del restauro di soggetti religiosi. Tra i suoi più importanti lavori il restauro dell’intero Duomo di Parma contenente in particolare, nella cupola, gli affreschi del Correggio. GIOVANNA GABBI, consacrata personalmente nel mondo, ha conseguito prima la laurea in Economia e successivamente in Pedagogia. È educatrice e pedagogista. Impegnata nella attività pastorale soprattutto coi bambini, ragazzi e giovani fa parte del Cenacolo Rosminiano Emiliano-Romagnolo (ha scritto una tesi di laurea sulla pedagogia di Rosmini) ed è presidente dell’Associazione culturale Spei Lumen. DON FRANCESCO PREZIOSI, ordinato presbitero il 13 maggio 2006 è parroco delle parrocchie di Guiglia, Roccamalatina, Samone, Pieve di Trebbio, Monteorsello, Castellino delle Formiche e Rocchetta sulle prime montagne modenesi, nell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola, ed è stato Vicario Foraneo del Vicariato di Guiglia-Zocca-Montese. È assistente ecclesiastico regionale AGESCI per la Branca lupetti/coccinelle e assistente ecclesiastico dell’AGESCI per la zona sud dell’Arcidiocesi. Ha conseguito il...