Documento assembleare

Ascritti di Modena-Nonatola – Assemblea del 02/07/2016 S.M. Calvario di Domodossola
La presenza degli ascritti nella Diocesi di Modena Nonantola inizia nel 2014 con la prima ascrizione a cui ne sono seguite altre quattro lo scorso anno, mentre altri ascrivendi sono in formazione. Il sodalizio (gruppo) degli ascritti presenti nella Arcidiocesi di Modena-Nonantola, riguardo alle questioni poste all’interno delle proposte per l’assemblea, ha elaborato le seguenti considerazioni:
Riguardo al punto su come gli Ascritti si ispirano alla loro identità quando programmano: la programmazione parte dalla preghiera, personale e comunitaria, anche attraverso la celebrazione eucaristica. Alla luce della Parola di Dio e dei testi rosminiani di riferimento per gli ascritti si tenta di elaborare un percorso annuale e/o pluriennale, in sinergia con quello dell’Istituto della Carità, sia in rapporto alla curia generalizia che a quella provinciale. Gli ascritti modenesi afferiscono all’Istituto della Carità tramite il Centro Internazionale di Studi Rosminiani di Stresa: l’attenzione per la carità intellettuale è molto forte ed è a servizio della carità integrale nel carisma della carità universale come realtà-strumento ai fini della carità pastorale. Le attività e le opere, quando vengono pensate e programmate, sono orientate a strutturare un impegno che dia qualità intellettuale alla pratica pastorale e senso evangelico della realtà alla pratica intellettuale, perché quest’ultima non sia disincarnata da un servizio autentico ed efficace, capace di comprendere la reale situazione delle persone oggi davanti al dono della gioia del vangelo. Gli ascritti, insieme ad altri amici che simpatizzano per la spiritualità rosminiana, e che fanno ciò in varie forme di sostegno, hanno dato vita ad una associazione culturale, la “Spei lumen”, che supporta le attività del Cenacolo Rosminiano Emiliano-Romagnolo, che raccoglie in regione gli studiosi del Fondatore e/o coloro che hanno studiato il nostro Rosmini.
Sempre questo sodalizio allargato costituisce una fraternità, in modo comunionale ed aperto, che cura varie attività rivolte agli ultimi, alle periferie, con una particolare attenzione alla tematica delle comunità cattoliche migranti.
Le principali opere di carità che possiamo individuare:

  • Opere più spiccatamente di carità intellettuale: pubblicazioni, convegni, conferenze ed iniziative culturali in collaborazione, tra gli altri, con i Frati Cappuccini dell’Emilia-Romagna con sede a Reggio Emilia, con i Domenicani di Bologna, e condivisioni di ricerca scientifica con vari enti di ricerca, nazionali ed internazionali;
  • Incontri di preghiera e formazione, che quest’anno si sono concentrati sulle Massime di perfezione cristiana, condivisi con altre persone che sono vicine alla spiritualità rosminiana, alcune delle quali stanno meditando o sono propense all’ascrizione;
  • Diffondere la conoscenza della figura di Rosmini, anche attraverso la visita ed il pellegrinaggio a luoghi rosminiani: Rovereto, Stresa, Domodossola, Centro Internazionale di Studi Rosminiani;
  • Come già accennato, attenzione al dialogo e alla costruzione di fraternità con la mensa per gli ultimi di un parroco amico di Rosmini ed aderente alla fraternità “Deus caritas-Plenitudo charitatis, condivisione con i migranti cattolici provenienti da paesi lontani, nel caso specifico filippini e peruviani;
  • Dal sodalizio-fraternità modenese si sono poi sviluppate due esperienze mentre altre si potrebbero profilare: un gruppo di amici di Rosmini milanesi, incamminati verso l’ascrizione, e l’intenzione fattiva di far nascere altri Cenacoli Rosminiani Regionali.

Gli ascritti e gli amici contribuiscono alle varie attività a seconda delle loro possibilità e caratteristiche, condividendo in ogni caso nella totalità un impegno di preghiera in sostegno ad esse.

  • l’attenzione nell’attuazione delle opere è animata dalla fedeltà al carisma della carità universale, caratterizzata da una dinamica di comunionalità ecclesiale, nell’ottica dell’attenzione alla spiritualità diocesana ed agli altri carismi che di volta in volta la Provvidenza fa incontrare.
  • una proposta potrebbe essere una equipe di ascritti che affianchi i responsabili degli ascritti generali e provinciali nello sviluppare un’offerta formativa organica, e che faccia circolare le singole esperienze dei vari ascritti, dei sodalizi e dei gruppi di Amici di Rosmini.
  • Infine come ultima considerazione, data la universalità ed internazionalità dell’Istituto, pensare a come valorizzare l’aspetto di multi- ed inter-cultura, a servizio della nuova evangelizzazione e a partire dalla periferie.